Dario e' nato a Torino, all' ospedale S.Anna l' 8 dicembre del 1977 alle ore 13,30 in una giornata in cui la neve cadeva a grossi fiocchi.L'infermiera, quando me lo porto', disse che era bellissimo : era proprio vero, bello in viso con una leggera peluria bionda in testa. Pesava kg. 3,800 e lungo cm 51.
La sensazione che si prova alla nascita del primogenito e' qualcosa di meraviglioso, e' la continuazione di se stessi. Li' hai la cognizione della gioia e della bellezza della vita.
Cosi cominciano anche le apprensioni e le responsabilita'.
Come si fa a descrivere la vita del proprio figlio, senza rischiare di cadere nella retorica ?
Crescendo notavamo la sua sensibilita', l'impegno che metteva in tutte le sue cose, la facilita' con cui disegnava, le sue osservazioni curiose e profonde.
I suo compagni di gioco lo cercavano sempre perche' affabile, disponibile,ma lo irritavano la pedanteria e i soprusi. Notavamo anche la sua visione ironica delle cose e situazioni.
Da genitori ringraziamo Dio per averci dato la gioia di avere avuto un figlio meraviglioso, di cui forse non siamo riusciti a capire tutti i lati della sua personalita', specialmente quelli della sua sensibilita' e visione del mondo. Amava la lettura, la pittura , specialmente il Caravaggio, la poesia, ma non disdegnava partecipare a proteste giuste o ad una partita di calcio. Non amava la tecnologia, la utilizzata solo per qualche suo interesse.
Ultimamente aveva scoperto internet e utilizzava il pc per le sue ricerche, ma anche per cercare i disegni dei suoi preferiti : Manara, Pazienza, Forattini a cui aveva mandato una e-mail per avere dei consigli.
Adorava la musica e i suoi cantanti preferiti erano (come suona male questo verbo al passato ! ) De Andre', De Gregori, Bertoli, Guccini, Bob Dylan. Quando dipingeva la sua stanza era sempre piena di musica. Sicuramente lo ispirava e non voleva essere disturbato o quantomeno nessuno doveva guardare cio' che disegnava prima che fosse finito.
A sei anni inizio' col nuoto agonistico fino quasi al 3° liceo, poi passo' alla pallanuoto nel vivaio della squadra dell' Ortigia, allora in serie A .
Lui personalmente ha scelto l'universita' a Parma e la facolta' di Conservazione di Beni Culturali e noi genitori siamo stati favorevoli alla sua scelta, che sapevamo consona al suo spirito artistico.
Quando rientrava da Parma, nei pomeriggi dipingeva o creava delle vignette umoristiche, ed aspettava me dal lavoro per poter passeggiare con me. Che gioia!!! Adesso ne sento la mancanza , ora passeggio da solo, ma so che Lui e' vicino a me come quando lo vedevo fisicamente.
Eravamo diventati amici, discutevamo di tante cose e avevamo pareri contrari su diverse cose, ma mi piaceva dialogare con lui, averlo accanto nelle passeggiate, anche se a volte era silenzioso assorto nei suoi pensieri .
Ammiravo molto la sua bonta' e la sua sensibilita' ( una volta e' rientrato a casa con un piccione morto in mano e, addolorato perche' era finito sotto la sua macchina, mi ha chiesto di portarlo dal veterinario per poterlo salvare. Purtroppo era gia' morto ). Mi chiedevo sempre, confrontandomi con lui, da chi avesse preso tanta sensibilita'.
Ammiravo anche la sua ironia, aveva sempre la parolina giusta per descrivere un fatto o una situazione. Aveva inventato un personaggio caricaturale per esprimere fatti, e stati d'animo. Ammirava Forattini e Giannelli.
Scrivendo queste parole , non ho piu' la sofferenza atroce come quando avvenne la dipartita di Dario; avendo maturato il lutto in tutte le sue fasi, la sofferenza e' una compagna con cui si convive e si accetta. Sei e resti sempre un "amputato" .
Resta la gioia e la consolazione che presto ci rivedremo, anzi, venendo in sogno, diverse volte mi ha detto che quando sara' il nostro momento, lui verra' a prenderci e questo ci riempie di gioia, perche' cosi staremo per sempre insieme.
Una notte l'ho sognato, eravamo insieme io, Dario Ketty e Delia. Lui o meglio il suo Spirito ci ha abbracciato, stretto forte, sorridente come mai lo avevo visto: era felice !! Che gioia e che emozioni ho provato quella notte !
Resto comunque convinto, riflettendo su fatti passati, che ci sono dei presagi che anticipano sempre gli avvenimenti.
L'anno in cui Dario e 'andato via, per ferragosto si trovava con amici alle isole eolie per trascorrervi una settimana. Noi eravamo rimasti a Siracusa. Mia moglie Ketty mi ha raccontato l'avvenimento : una sera di quella settimana, molto calda, io dormivo in camera di Dario perche' c'e' il climatizzatore; Ketty, che dormiva nella nostra camera da letto, e' stata svegliata da Dario. Meravigliata per la presenza, gli ha chiesto spiegazioni per l'anticipato rientro e lui ha spiegato dicendo che avevano anticipato perche' li' tutto era caro. Erano a Lipari. Dario ha chiesto di dormire con lei, perche' io dormivo nella sua camera. Si e' sdraiato vicino a Ketty e lei lo ha accarezzato.
La mattina dopo Ketty , non vedendolo, ha chiesto a me, ma di Dario nessuna traccia. Mia moglie non e' certo una visionaria, anzi e' molto logica e realistica, e asserisce con fermezza che non e' stato un sogno.
Al rientro di Dario, gli abbiamo raccontato il fatto e lui ci ha riso sopra ironicamente.
Ad ottobre poi Dario ci ha lasciato.
Questo avvenimento, a nostro avviso, ha una spiegazione ed un significato: il suo Corpo Spirituale, da vivo, e' venuto a trovare Ketty per rassicurarci che lui e' sempre vicino a noi.